Parigi è sempre Parigi. Città magica, misteriosa e unica, con i suoi palazzi, i suoi boulevard, gli scorci, i paesaggi, l'incrocio di storie e di culture che si mescolano nel tempo creando quella sensazione meravigliosa di essere in un luogo che è tutto e niente allo stesso tempo, fonte per questo di ispirazione per schiere di artisti che oggi, come in passato, popolano le sue strade traendo da essa quella linfa vitale che fa dell'arte e della cultura il cuore pulsante della capitale francese. Di fatto quasi ogni angolo di Parigi è stato citato o raccontato in numerosi libri o film (e ci proponiamo di raccontarveli in un altro articolo) ma in questo post vogliamo menzionare quei luoghi frequentati e vissuti dagli autori di ogni tempo che hanno tratto da qui l'ispirazione per le loro opere. Una prima parte sarà dedicata ai luoghi e agli scrittori che li hanno animati, una seconda agli autori più celebri di Parigi e ai loro luoghi prediletti.
Giardini delle Tuileries
I giardini pubblici tra il Louvre e Place de la Concorde sono il luogo dove incontrare uno dei grandi della letteratura francese: Antoine de Saint-Exupéry. Qui si trova infatti il suo busto e una bella passeggiata con tanto di foto con l'autore de Il Piccolo Principe è d'obbligo.
Lo "Chat Noir"
Il celebre locale adibito a spettacoli di teatro d'ombre e cabaret, fa bella mostra di sè ai piedi della butte (la collina) di Montmartre dal 1881 quando venne fondato da Rodolphe Salis. Il locale ha visto passare dalle sue porte la Parigi bene del XIX secolo e si è imposto come il simbolo per eccellenza della Bohème. Per promuovere il suo cabaret, Rodolphe Salis, pubblicò nel 1882 la rivista "Le Chat Noir", edita fino al 1895, con cadenza bisettimanale, dando un contributo fondamentale alla nascita del movimento decadentista francese in particolare con l'apparizione sulla rivista nel 1883 del sonetto di Paul Verlaine che iniziava con il verso «Je suis l’Empire à la fin de la décadence» (Io sono l’Impero alla fine della decadenza). Allo Chat Noir Marcel Proust ha ambientato un episodio di “Alla ricerca del tempo perduto”, quello in cui Odette vi si reca assieme a Charlus.
La storica libreria Shakespeare and Company
Al 37 rue de la Bûcherie si trova questo luogo magico, un vero santuario della letteratura mondiale. La libreria Shakespeare and Company fu fondata nel 1919 da Sylvia Beach e fu qui che venne pubblicato nel 1922, il capolavoro di James Joyce, "Ulisse", di cui una targa posta ne ricorda l'evento. La libreria funge oggi anche da sala di lettura oltre che negozio di libri e negli anni Venti fu luogo di incontro per scrittori come Ezra Pound, Ernest Hemingway, James Joyce e Ford Madox Ford.
La Maison Victor Hugo
Altro luogo di pellegrinaggio letterario a Parigi è la casa di Victor Hugo. Al suo interno troverete manoscritti, foto, campioni della sua scrittura, incisioni che riguardano la vita dell'autore di "Notrè Dame de Paris". L'appartamento è piuttosto spoglio ma con un pò di immaginazione si possono ancora vedere i membri del Cenacolo Romantico (Vigny, Lamartine, Béranger, Sainte-Beuve, Mérimée, Dumas) seduti davanti al camino che declamano versi.
La Maison Balzàc
Altra casa da non perdere è la dimora di Honorè de Balzac al 47 rue Raynouard, 16 ° arrondissement. Perseguitato dai creditori, lo scrittore trovò rifugio in questa casa nell'ottobre del 1840 e vi restò fino al 1847, nascosto sotto lo pseudonimo di "M. de Breugnol". E qui scrisse "La Comédie humaine". Dell'appartemento originale rimane oggi solo la scrivania usata da Balzac, parzialmente ricostruita, perchè gran parte del mobilio originale andò perso dopo la morte della sua vedova Mme Hanska, ma si può tuttavia ancora camminare nelle stanze e assaporare l'atmosfera che diede ispirazione al grande autore. Di lui sopravvivono comunque dipinti, oggetti personali, manoscritti, stampe e molte altre cose legate alla sua vita.
Il cimitero di Montparnasse
La letteratura del Novecento abita qui, 3, boulevard Edgard Quinet, nel 14º arrondissement. Si tratta del luogo dove riposano alcuni tra i più grandi autori della letteratura contemporanea, il cimitero di Montparnasse. Passeggiando tra i suoi viottoli e giardini si possono trovare le tombe, tra gli altri, di Charles Baudelaire, Guy de Maupassant, Jean-Paul Sartre, Julio Cortázar, Simone de Beauvoir, Marguerite Duras, Susan Sontag, Samuel Beckett, Tristan Tzara.
Il Relais-hôtel du Vieux Paris
Al numero 9 di rue Git Le Coeur si trova questo hotel, soprannominato dai beatnicks, gli amanti della beat generation, “Beat Hotel”. È qui che, tra i fumi dell'hashish, fu inventata la famosa tecnica del “cut-up”. Allen Ginsberg vi soggiornò nel 1957 e dette la luce al suo "Urlo & Kaddish", seguito poi da William Burroughs, che vi scrisse il "Pasto nudo", e da Gregory Corso con il suo “Benzina”. L'hotel è oggi un 4 stelle con prezzi non proprio modici ma una visita anche solo all'esterno è comunque meritevole.
La libreria Maison des Amis du Livre
Adrienne Monnier, la fondatrice di questa storica libreria parigina al numero 7 di rue de l'Odéon, fu tra le prime donne in Francia ad aprire un negozio di libri nel 1915. Tra i suoi scaffali pieni di libri e la sua sala di lettura, si è creata una fetta molto importante della letteratura del Novecento, sia per le personalità che ne hanno frequentato le sale, sia per l'impulso avanguardista e modernista della sua fondatrice. Tra i grandi che frequentavano la libreria si possono annoverare Guillaume Apollinaire, André Gide, Paul Claudel, Paul Valéry, Jacques Prévert e André Breton che vi incontrò Louis Aragon, con il quale avrebbe in seguito fondato il movimento surrealista.
Les Deux Magots
Al numero 6 di place Saint-Germain-des-Prés troviamo questo famosissimo caffè, meta imperdibile per gli amanti della letteratura. Ai suoi tavoli si sono seduti scrittori e intellettuali del calibro di Simone de Beauvoir, Jean-Paul Sartre, Ernest Hemingway, Albert Camus e lo stesso Pablo Picasso era un cliente abituale del Les Deux Magots. I prezzi del caffè non sono certamente economici ma assaggiare i suoi celebri Macarons può valere una spesa più alta con vista sulla chiesetta di Saint Germain des Prés che è proprio di fronte.
Café de Flore
Proprio accanto al Les Deux Margots si trova il non meno celebre in quanto a fama letteraria Café de Flore. Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir erano ospiti abituali e passavano ore nella sala ristorante al piano superiore ma oltre a loro Laurence Durrell, Truman Capote, ed Ernest Hemingway erano clienti fissi.
Vi proponiamo ora alcuni percorsi monotematici riguardanti alcuni dei più consacrati autori della letteratura parigina
Marcel Proust
Un percorso dedicato al più complesso a affascinante francese tra le vi di Parigi.
Si parte dal Lycée Condorcet (n. 8 rue du Havre, metro linea 14 fermata Saint Lazare) che frequentava il giovane scrittore e il cui cancello è sempre aperto per poter entrare e ammirare lo splendido cortile del XVIII secolo. Percorrendo i passi dello scrittore si raggiunge Rue Hamelin dove Proust visse e morì nel 1922. La sua casa al numero 44 al quinto piano è oggi un hotel (Elysées Union Hôtel, 44 rue Hamelin metro linea 6 fermata Boissière) e qui si stabilì nel 1919 fino alla morte il 18 novembre 1922. E' possibile prenotare una stanza nello stesso piano dove visse l'autore. Proust era solito pranzare al "Le pré Catelan", un bistrot di Route de Suresnes, (metro linea 2 fermata Porte Dauphine) dove ancora oggi vi sono molti riferimenti alla vita dello scrittore. Se volete poi visitare la sua camera da letto la tappa obbligata è il Musée Carnavalet (123 rue de Sévigné metro linea 8 fermata Chemin Vert) dove la sala 147 è quella dedicata a Proust.
Victor Hugo
Alla scoperta delle strade di Parigi sui passi dell'autore di Notre Dame de Paris, tra romanticismo e impegno politico.
La Rive Gauche è la prima tappa del viaggio sulle strade parigine di Victor Hugo con la Rue Odinot dove è cresciuto, omaggiandola nel suo capolavoro Les Misérables con il nome di Rue Plumet, il 6° arrondissement, il suo quartiere preferito, con le sue strade e gli indirizzi dove ha vissuto: 18 rue des petits augustins (oggi rue Bonaparte), 10 rue de Mézières o ancora 30 rue du Dragon. La seconda tappa è il museo Victor Hugo situato al 2°piano dell’hôtel de Rohan-Guéménée (Hôtel de Rohan-Guéménée, 6 place des Vosges metro linea 1 fermata Saint Paul). Lo scrittore visse in questo appartamento in affitto dal 1832 al 1848 e nel 1902 Paul Meurice lo trasformò in un museo in occasione del centenario della nascita di Hugo. Vi sono custodite stampe, pitture, sculture a alcune edizioni originali delle sue opere più conclamate. Imperdibile è il luogo dove lo scrittore visse i suoi ultimi attimi di vita e dove riposa: la strada che porta il suo nome e la casa al numero 124 di avenue Victor Hugo dove morì. Oggi riposa all'interno del Pantheon (Place du panthéon, metro linea 10 fermata Cardinal Lemoine).
Charles Baudelaire
Un altro mito della letteratura francese vi porta a scoprire altri angoli nascosti della capitale francese.
Per ammirare le sembianze dell'autore de Fleurs du Mal la tappa obbligata è il Musée Rodin (79 rue de Varenne metro linea 13 fermata Varenne) dove è conservata la testa in bronzo dello scrittore realizzata dallo stesso Rodin. L'opera doveva essere destinata ad un monumento commissionato nel 1882 per la tomba dello scrittore nel cimitero di Montparnasse ma rimase incompiuto e la sola testa di Rodin è in mostra nel museo dedicato allo scultore francese. Seconda tappa è l'Hôtel de Dieppe (22 rue d’Amsterdam metro linea 14 fermata Saint Lazare) dove Baudelaire visse 5 anni in una stanza al quinto piano con vista sulla città e i suoi rapidi mutamenti urbanistici, fonte di tanta insofferenza e riflessioni per lo scrittore. In un altro hotel, l'Hôtel de Lauzun (17 quai d’Anjou metro linea 7 fermata Pont Marie) l'autore compose alcuni dei sonetti de Fleurs du Mal tra il 1843 al 1845. Ultima tappa, la tomba di Baudelaire, o meglio il cenotafio del 1902 opera José de Charmon, che si trova nel Grand Cimetière, il cimitero di Montparnasse (3 bd Edgar Quinet metro linea 4 fermata Raspail)